Maria Gaia Piccini Pontevecchio - Dante & Beatrice

Le mie creazioni su VilleGiardini

Dall’articolo su VilleGiardini di Dicembre 2018


Discende da una nota famiglia fiorentina di gioiellieri del Ponte Vecchio (rappresenta la quarta generazione) e il suo marchio, Maria Gaia Piccini Pontevecchio, ne racconta personalità e carattere. Si definisce una ribelle, (anche nel lavoro non ha seguito l’azienda di famiglia ma ne ha creata una propria), appassionata (pietre e gioielli, tra i quali è cresciuta, sono una delle sue passioni) e creativa. Nelle sue collezioni, le figure geometriche, gli intrecci e i legami, (triangolo e cerchio combinati in modo da poter essere indossati insieme o da soli), non mancano mai. “Il triangolo è un simbolo magico a cui sono legata da sempre: i miei tre figli adorati, Ginevra, Benedetta e Michelangelo, le mie tre Mentori, la Santa Trinità”, racconta Maria Gaia Piccini.

Le tre donne importanti per la sua crescita personale e professionale sono state la nonna Alberta, (imprenditrice con negozio sul Ponte Vecchio gestito fino all’età di 93 anni) da cui ha ereditato l’intraprendenza e l’amore per il bello; Madame Mahin Fallah, nobildonna persiana, collezionista di gioielli, da cui ha preso il gusto per i gioielli raffinati e Marina Bulgari che le ha trasmesso il piacere della creatività. Realizzare gioielli dalle molteplici possibilità, che si possono trasformare da orecchino a pendente, da pendente a bracciale, creare le più diverse combinazioni di pietre preziose, anche su richiesta personale del cliente, è la sua filosofia.

“Per le mie creazioni ho scelto il meglio della tradizione orafa artigianale fiorentina e italiana, i più esperti incassatori, i migliori orafi. Perché è importante che questo patrimonio di maestria e conoscenza non vada perduto”, conclude.

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